prestigiosa realtà vitivinicola

In una delle zone più affascinanti e vocate del territorio del Chianti Classico, in prossimità della frazione di Monti in Chianti, a circa 7 km a sud di Gaiole in Chianti, si trova l’azienda Rocca di Montegrossi di Marco Ricasoli Firidolfi, discendente di Bettino Ricasoli, che ha scritto la storia del territorio e del vino Chianti Classico.
La cantina si trova nelle vicinanze della Pieve Romanica di San Marcellino.

Origini e storia

Situata nel comune di Gaiole in Chianti, la Rocca di Montegrossi, costruita da Geremia, capostipite della famiglia Ricasoli Firidolfi, risale all’epoca dei longobardi (VII-VIII sec. d.C.).

In posizione strategica, dominante su tutto il territorio del Chianti e del Valdarno superiore, la fortezza ha avuto un trascorso avventuroso, talvolta anche drammatico.

Il suo passato è ricco di storia (tra l’altro è stata sede imperiale durante il regno di Federico II detto “Il Grande”) e di battaglie, alcune delle quali le hanno provocato seri danneggiamenti come quella nel 1172 ad opera dei fiorentini. In seguito è stata ricostruita dagli aragonesi per poi essere distrutta dalle milizie di Carlo V, nel 1530.

tradizione e passione per la viticoltura

La passione per il lavoro agronomico anima lo spirito imprenditoriale del proprietario di Rocca di Montegrossi Marco Ricasoli Firidolfi, che infatti – insieme ai consulenti agronomi Dottor Stefano Dini e Dottor Dario Ceccatelli e al responsabile dei vigneti Slavko Grabovac – segue direttamente tutte le lavorazioni e i vari interventi che si rendono necessari.

L’obiettivo è raggiungere il perfetto equilibrio vegeto-produttivo mediante una cura quasi quotidiana: dalle potature alle abbondanti concimazioni di letame biologico ove necessario, dalla pratica dell’inerbimento ai diversi interventi sulla vite, quali il diradamento dei grappoli, la cimatura e la defogliazione alcune settimane prima della raccolta, che – a Rocca di Montegrossi – avviene a mano in piccole casse anche in tre diverse fasi, in modo da vendemmiare sempre le uve migliori e più mature.

L’azienda produce due Chianti Classico, la cui base è imperniata sul Sangiovese. A questo vengono affiancati il Canaiolo (di cui nel 2000 è stato piantato un ulteriore vigneto esclusivamente con piante selezionate nei vecchi vigneti dell’azienda) e il Pugnitello. Tutte varietà autoctone complementari in grado di aggiungere complessità al Sangiovese, che in questa zona particolare già da solo da origine ad un vino elegante, equilibrato e con delle piacevoli note minerali. Monti in Chianti è infatti una delle zone più vocate per la coltivazione della vite e, per questo, il proprietario ha deciso di piantare anche vitigni che con la tradizione non hanno nessun legame ma che consentono al territorio di esprimersi diversamente.

Si sta parlando del Merlot e del Cabernet Sauvignon. Queste varietà, impiantate nel 1997, danno vita ad un IGT Toscana: Geremia, che interpreta con il Merlot (circa 70%) e il Cabernet Sauvignon (circa 30%) le diverse potenzialità di questi stessi terreni. Infatti, mentre la denominazione Chianti Classico, pur nel rispetto di uno stile moderno, rimane legata alla viticoltura chiantigiana, Geremia rappresenta la sfida del territorio su, e con, i vitigni alloctoni.

Dall’annata 2015, un nuovo vino IGT nasce dall’intuizione del proprietario: Ridolfo, prodotto in pari quantità di Pugnitello e Cabernet Sauvignon; un vino unico, imbottigliato solo in magnum e jeroboam numerate, per collezionisti e amanti dei vini da grandi emozioni!

A queste etichette principali si aggiunge il Rosato, dalla piacevole struttura che unisce un’acidità vibrante a tonalità minerali. Prodotto esclusivamente con uve Sangiovese.

Infine, ma non ultimo per qualità, il pregiato Vin Santo del Chianti Classico DOC, prodotto tipico del territorio e, soprattutto, passione personale del produttore e fiore all’occhiello di Rocca di Montegrossi.

Le vigne

passione

L’estensione totale dell’azienda è pari a 100 ettari, dei quali 20 coltivati a vigneto, 20 ad oliveto ed il resto a bosco.

I vigneti, tutti su terreni collinari con dolci declivi, di origine calcarea, di medio impasto e con esposizione principalmente a sud e sud-est, si trovano ad un’altitudine fra 340 e 510 metri s.l.m. I vitigni coltivati sono quelli tipici della zona chiantigiana, ai quali si è  aggiunta una piccola percentuale di varietà alloctone.

La varietà maggiormente rappresentata è il Sangiovese con 13 ettari, segue il Merlot con 2,5 ettari mentre Canaiolo, Pugnitello, Cabernet Sauvignon e Malvasia Bianca del Chianti contano un totale di 4,5 ettari. Le densità di piantagione passano da 3.300 piante ad ettaro nei vecchi vigneti allevati a cordone speronato orizzontale unilaterale, a 5.208 e 6.211 piante ad ettaro negli impianti più recenti, che sono allevati in maggioranza a guyot.

Gli olivi

qualità

Gli oliveti di Rocca di Montegrossi sono ubicati nei terreni circostanti il centro aziendale, in zona collinare e con ottima esposizione, tutte condizioni favorevoli per l’ottenimento di una produzione di alta qualità. Negli oliveti dell’azienda (ca. 1.000 piante) si coltivano le varietà Coreggiolo e Moraiolo.

Gli impianti olivicoli, in coltura promiscua con alberi da frutto, sono allevati, nel rispetto della tradizione chiantigiana, con forma di allevamento a vaso policonico.

la cantina

eco

La cantina di Rocca di Montegrossi di Marco Ricasoli Firidolfi è concepita per consentire al proprietario e ad Attilio Pagli, enologo consulente, insieme al responsabile della cantina Antonio Ferru, di lavorare al meglio e in modo sostenibile le proprie uve. 

Dal punto di vista funzionale, la cantina nasce per preservare la qualità dell’uva unendo le tecniche tradizionali con il meglio che la tecnologia di oggi è capace di offrire: dalla diraspatrice orizzontale, alle vasche di cemento termocondizionate, fino ai tini troncoconici di rovere di Allier a temperatura controllata e dotati di follatore pneumatico computerizzato, mentre fusti di acciaio termocondizionati vengono usati esclusivamente per il Rosato.

Per la maturazione dei vini sono impiegati tini, botti, barriques e tonneaux di rovere che vengono utilizzati in proporzioni variabili a seconda del tipo di vino e delle caratteristiche dell’annata.

Infine, fiore all’occhiello dell’azienda è la vinsantaia a cui sono dedicati i locali a tetto, ventilati naturalmente. Qui in un’ampia sala di circa 90 mq sono sistemate 160 reti mobili appoggiate su rotaie alle quali vengono appesi i grappoli, controllati e selezionati poi ogni settimana fino al completo appassimento, che termina a Dicembre o Gennaio dell’anno successivo alla raccolta. Il poco mosto ottenuto viene immesso in piccoli caratelli di legni diversi (rovere, ciliegio e moro).

Terroir

varietà

L’azienda Rocca di Montegrossi è situata nella microzona di Monti in Chianti ed è morfologicamente un piccolo altopiano con un’altitudine compresa tra 340 e 510 metri s.l.m.

Geologicamente, il territorio di Monti in Chianti è composto prevalentemente da pietre calcaree e marne ricche di calcio (Marna Calcarea), che contengono e convivono con sabbie e argille, conferendo il giusto drenaggio al terreno e influenzando la mineralità, l’eleganza e la struttura dei nostri vini.

produzione etica e sostenibile

Viti e olivi sono in regime di agricoltura biologica dal 2006 (certificato dal 2010) e l’intera azienda è fortemente orientata al rispetto dell’ambiente. Infatti, sono stati installati pannelli fotovoltaici per 24 kw che rendono l’azienda quasi autosufficiente e per il fabbisogno restante viene acquistata energia certificata prodotta solo da fonti rinnovabili (certificazione Enegan 100% Clean Energy). Inoltre, sono stati installati pannelli solari per produzione dell’acqua calda e del riscaldamento e colonnine di ricarica per le auto elettriche.

+39 (0)577 747977
327 7315535
Località San Marcellino
roccadimontegrossi@chianticlassico.com